Cos’è la sindrome regionale complessa?
La sindrome regionale complessa è una condizione dolorosa caratterizzata da dolore, alterazioni trofiche dei tessuti, della regolazione vaso-motoria e deficit motori. I sintomi iniziano dopo un trauma anche banale o un intervento chirurgico anche minimo e spaziano da una condizione lieve che si autolimita ad una condizione cronica con un alto impatto sulla qualità di vita e la capacità di performance anche in soggetti giovani.
La Sindrome Dolorosa Regionale Complessa si divide in:
- CRPS tipo I (RSD): senza danno nervoso (segue un trauma chirurgico)
- CRPS tipo II (Causalgia): con danno nervoso

Cause
Molto spesso la causa è da ricercarsi in un intervento chirurgico anche di lieve entità oppure in un trauma; in casi più rari non viene identificata nessuna causa apparente che possa giustificare la malattia.
Sembra che il sistema simpatico giochi un ruolo importante come responsabile delle alterazioni della sudorazione e della temperatura cutanea; tuttavia non risulta sufficiente per giustificare totalmente la complessità della patologia.
Sintomi
I sintomi comprendono un dolore continuo anche per stimoli tattili lievi, che appare decisamente sproporzionato rispetto all’evento traumatico iniziale, accompagnato da edema, cambiamenti dell’aspetto della cute con alterazioni nella sudorazione e degli annessi cutanei nella zona.
Il quadro può evolvere fino ad arrivare alla riduzione pressoché completa della muscolatura e degli annessi stessi. In cronico si può associare inoltre un quadro di marcata osteoporosi.
Terapia
Complessa ed estremamente difficile soprattutto se la diagnosi viene fatta tardivamente.
Include terapia fisica e terapia farmacologica come antidepressivi, antiepilettici.
I farmaci tuttavia servono soltanto per lenire il dolore riducendo la percezione e l’intensa sensibilità della zona interessata. La patologia può essere trattata inoltre con metodiche interventistiche come il blocco del simpatico, apparentemente responsabile delle alterazioni sudomotorie.
La neuromodulazione elettrica a livello midollare può rappresentare una valida alternativa di trattamento sul/i nervo/i interessati per ridurne in modo diretto l’iperattività.
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