Terapie interventistiche

Radiofrequenza Pulsata Centrale

Cos’è la Radiofrequenza Pulsata Centrale e quando viene indicato il suo utilizzo?

La procedura di Radiofrequenza Pulsata Centrale è una metodica di modulazione elettrica che agisce erogando una corrente con frequenza di 500 KHz applicata solo per due cicli al secondo, di venti millisecondi ciascuno, evitando quindi di raggiungere temperature neuro ablative (come nel caso della Radiofrequenza Continua).

La rimodulazione elettrica a Radiofrequenza Pulsata Centrale è indicata in tutti quei casi in cui si renda necessario effettuare un trattamento a livello centrale (gangli delle radici sensitive cervico-dorso-lombo-sacrali) mirato neurofisiologicamente ed utilizzando l’approccio epidurale.

Questa metodica viene di solito effettuata in presenza di una sintomatologia algica mono o pluriradicolare.

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Come avviene la procedura?

La procedura viene svolta su pazienti in regime di ricovero ordinario.

Tutta la procedura è condotta con tecnica sterile su paziente prono posizionato sul letto curvo radiotrasparente: questa posizione ha lo scopo di far “aprire” gli spazi vertebrali per facilitare l’introduzione dell’ago da parte del medico.

Essendo la metodica un atto chirurgico, si porrà grande cura alla sterilità, alla disinfezione e alla definizione di un campo operatorio. Durante la procedura viene garantito un accesso venoso, il monitoraggio della frequenza cardiaca e della saturazione dell’ossigeno. Nel punto di ingresso dell’ago si pratica anestesia locale per infiltrazione.

L’ago viene inserito nel punto di accesso: una volta individuato lo spazio peridurale il catetere viene quindi introdotto attraverso l’ago e indirizzato sulla radice voluta.

A questo punto, dopo avere effettuato delle prove di stimolazione elettrica, si eroga la corrente a radiofrequenza pulsata per quattro minuti. 

Tale procedura può essere associata alla Peridurolisi secondo Racz.

Radiofrequenza Pulsata Centrale

Cosa avviene dopo la procedura?

Si trasferisce il paziente dal letto curvo alla barella e verificata l’assenza di effetti avversi si riporta in reparto.

Il miglioramento pieno avverrà in circa 40 giorni.

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