Provare per credere! Svegliarsi la mattina, sentire il corpo riposato, illudersi che sia sano e felicemente vivere la quotidianità. Poi l’orologio, con il suo ticchettio segna il trascorrere del tempo e inevitabilmente arriva lui, l’amico/nemico “il dolore”.
All’inizio quando ci si sente ancora abbastanza padroni del nostro corpo si prova a reagire, a combattere il fantasma che con virulenza agisce dentro di noi, ma è inutile.
La mente non si rassegna, ci si arrabbia fino a che la consapevolezza dei propri limiti naturali, di essere dentro un corpo che in realtà non ci appartiene ci aiuta a rassegnarsi.
Ripiegarsi dentro se stessi sembra essere l’unica soluzione, ogni sforzo è concentrato verso la razionalizzazione del dolore, per imparare ad accettarlo e a conviverci. In un certo senso lui mi è amico, in quanto fa lavorare costantemente la mia mente.
I medici, le tecniche diagnostiche sono delle mani amiche che alimentano le speranze, volti sorridenti che ti offrono rimedi temporanei ma poi a casa ci sei tu con i tuoi impegni, con gli affetti che ti circondano e hai paura di perdere, con la tua vita, tesoro prezioso.
Non resta che sorridere, dare valore ad ogni attimo dell’esistenza poiché quando meno te lo aspetti, essa ti gioca brutti scherzi, continuare la battaglia accettando ognuno il proprio destino! (G.)