Joint Center

Cura del dolore muscolo scheletrico ed articolare.

Cosa curiamo all’interno del Joint Center?

Il dolore muscolo scheletrico ed articolare rappresenta una delle patologie più diffuse e invalidanti che da millenni affligge l’uomo.

Ne sono affetti adolescenti, giovani, meno giovani ed anziani. La diagnosi è sempre la prima tappa nel trattamento e la terapia è spesso multimodale e interdisciplinare.

Si va dalla traumatologia dello sportivo, alla patologia degenerativa dell’anziano. Vanno riconosciute eventuali patologie sistemiche quali le sindromi reumatiche o infiammatorie. Spesso si tratta di pazienti che necessitano di terapie valide ma che al tempo stesso devono essere ben tollerate.

Presentazione del Joint Center di Medicina del Dolore

Nella patologia traumatica, infiammatoria o degenerativa può essere necessario un trattamento mininvasivo quale la terapia infiltrativa ecoguidata con acido ialuronico, o chirurgico vero e proprio sino alla protesi articolare.

Il supporto fisioterapico rappresenta il minimo comune denominatore di questi quadri patologici per un pronto e duraturo recupero funzionale.

Con lo scopo di garantire una diagnosi e una terapia efficace, il paziente del Joint center  intraprenderà un percorso che verterà su tutte le branche della medicina interessate alla diagnosi e alla cura della patologia acuta e degenerativa muscoloscheletrica ed articolare: algologia, ortopedia, reumatologica, neurologia, neurofisiologia, psicologia, nutrizione e fisioterapia.

All’interno del joint center, il paziente inizierà, insieme ai medici, un percorso in cui la persona viene considerata nella sua interezza e come la risultante di tutti i fattori che la caratterizzano: biologici, psicologici e sociali, in un approccio di tipo biopsicosociale.

L’approccio interdisciplinare e il metodo biopsicosociale (modello riconosciuto dalla IASP) compongono il modello da utilizzare quando si parla di malattia dolore, in particolare di dolore cronico, al fine di valutare la prospettiva del percorso del paziente.

In tutti i casi è importante partire da un’attenta e corretta diagnosi che possa definire la sede della lesione algogena, il possibile meccanismo patogenetico e se il dolore si trova in una fase “normale” o allo stadio “patologico”; solo successivamente il paziente viene avviato ad un percorso terapeutico personalizzato.

Il modello interdisciplinare di Medicina del Dolore prevede:

  1. una Segreteria Centralizzata con numero dedicato a cui i pazienti fanno riferimento con possibilità di contattare quotidianamente il personale sanitario, in caso di necessità.
  2. un programma gestionale comune con database in rete per la condivisione delle informazioni cliniche all’interno del gruppo e la loro disponibilità continua.
  3. la possibilità di accedere a programmi terapeutici sia ambulatoriali,  sia con degenza presso un reparto di medicina del dolore, o di ortopedia
    riunione di gruppo mensili o più frequentemente attraverso teleconferenza.
  4. terapie proposte con la migliore validazione scientifica secondo i crismi dell’EBM.
  5. organizzazione eventi formativi in collaborazione con l’associazione scientifica Advanced Algology Reserach ed all’interno della sua masterclass in medicina del dolore.
  6. la promozione e l’esecuzione di trial clinici, da pubblicare su riviste internazionali, per dare evidenza scientifica ai risultati ottenuti.

 

Da questo scaturisce la necessità di un approccio interdisciplinare ed integrato tra tutti gli specialisti, nel trattamento della patologia dolorosa muscoloscheletrica ed articolare.

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