Con il termine ernia del disco si intende una fuoriuscita del materiale che compone il disco intervertebrale, con conseguente infiammazione della radice nervosa vicina.
Si manifesta con dolore, localizzato nella zona in cui è presente l’ernia, ed irradiato agli arti, a seconda del decorso della radice nervosa interessata.
Il dolore da ernia del disco può essere accompagnato da:
- bruciori,
- formicolii,
- alterazioni della sensibilità e limitazioni funzionali.
Peggiora col movimento, la flessione della colonna, colpi di tosse.
Ci sono molti termini utilizzati per descrivere una patologia del disco spinale ed il dolore associato a questa condizione.
Spesso i Medici utilizzano termini differenti per descrivere condizioni se non uguali, molto simili, come ernia, protrusione, bulging.
I pazienti possono perciò essere in difficoltà dalla varietà di termini usati da medici diversi per descrivere quadri patologici simili: rottura discale, degenerazione discale, “black disk”.
Più che preoccuparsi dei termini usati, tuttavia, sarebbe più utile per i pazienti preoccuparsi di comprendere chiaramente in cosa consiste precisamente la diagnosi effettuata dal medico, ovvero di quale sia la causa attuale del dolore del paziente, sia esso un dolore lombare o irradiato verso le gambe o entrambe le cose, oltre di eventuali altri sintomi presenti.
Il medico esegue la diagnosi attraverso una attenta valutazione del paziente che comprende una meticolosa raccolta della storia clinica, una visita scrupolosa e l’analisi della documentazione medica (esami radiologici, neurofisiologici) presentata dal paziente.
