CHE TIPO DI MALATTIA E’ L’EMICRANIA?

Con il termine Emicrania si intende una cefalea caratterizzata da dolore molto intenso e unilaterale, accompagnato da altri sintomi, come fotofobia, fonofobia, nausea, vomito, confusione mentale.

È una malattia complessa in cui è possibile individuare l’intervento di fattori genetici ed ambientali.

L’emicrania viene suddivisa in due tipologie:

entrambe associate, nel 20-40% dei pazienti, a sintomi premonitori 24-48 ore prima dell’attacco (stanchezza, rigidità del collo, dolori muscolari, cambiamenti di umore, costipazione, ricerca di cibo).

Emicrania

CAUSE

La causa non è ancora chiara, ma allo stato attuale esistono diverse ipotesi:

E’ UNA MALATTIA COMUNE?

L’OMS ha inserito la cefalea tra le 20 patologie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni.
In Italia, 6 milioni sono le persone colpite da emicrania, con un costo sanitario delle cefalee che si aggira intorno ai 6 miliardi di euro l’anno (Corriere della sera dell’01 luglio 2012).

SINTOMI

I sintomi dell’emicrania sono:

Nel caso dell’emicrania con aura le caratteristiche sono simili ma l’attacco è preceduto da sintomi neurologici transitori (Aura).

Con aura si definisce un fenomeno di distorsione della percezione della vista che consiste nella comparsa di flash o lampi luminosi e forme geometriche (chiamato scotoma).
L’aura ricorre in circa il 15% degli attacchi di emicrania e si pensa sia dovuta ad anomalie elettriche a livello della corteccia cerebrale. Nel recupero da una crisi emicranica possono comparire letargia, irritabilità, depressione, scarsa capacità di concentrazione, stanchezza.

TERAPIA

Terapia Farmacologica: si può impiegare sia nel controllo della fase acuta che nella profilassi.

Altre terapie utilizzabili in caso di emicranie gravi e refrattarie al trattamento farmacologico comprendono la neuro-modulazione effettuata con la stimolazione sottocutanea dei nervi occipitali, effettuata con l’impianto di piccoli e sottili elettrodi  a livello della nuca che stimolano tali nervi, con buoni risultati clinici.

In fase di valutazione clinica è invece la terapia chirurgica con la quale in anestesia locale e con metodiche endoscopiche mini invasive sono sezionati alcuni muscoli mimici frontali (muscolo corrugatore e depressore del sopracciglio, muscolo procero) e/o occipitali, ottenendo così un miglioramento dei sintomi.