All’inizio della gravidanza molte donne riferiscono la presenza di dolore pelvico. Il dolore pelvico rappresenta una condizione caratterizzata dalla presenza di dolore nella zona della pelvi, nell’area dell’addome inferiore e tra le ossa del bacino.
Questo dolore viene descritto come acuto o crampiforme (come i crampi mestruali) e può essere intermittente. Spesso è improvviso e straziante, continuo e costante, o una combinazione.
Di solito, il dolore pelvico temporaneo non è motivo di preoccupazione.
Può verificarsi normalmente quando le ossa e i legamenti si spostano e si allungano per accogliere il feto, come accade nel caso della sinfisi pubica.
Se causato da una problematica specifica, il dolore pelvico può essere accompagnato da altri sintomi, incluso il sanguinamento vaginale. In alcuni disturbi, tale sanguinamento può essere grave, portando alle volte ad una pressione sanguigna pericolosamente bassa.
Il dolore pelvico è diverso dal dolore addominale, che è localizzato più in alto, nell’area dello stomaco e dell’intestino. Tuttavia, a volte le donne hanno difficoltà a discernere se il dolore è principalmente nell’addome o nel bacino.
È importante differenziare le due aree dolorose poiché le cause del dolore addominale durante la gravidanza di solito non sono correlate alla gravidanza stessa.
Cause del dolore pelvico in gravidanza
Durante l’inizio della gravidanza, il dolore pelvico può derivare da disturbi correlati come:
- disturbi ostetrici legati alla gravidanza;
- disturbi ginecologici non legati alla gravidanza;
- disordini di altri organi, in particolare il tubo digerente e il tratto urinario;
- a volte non viene identificato alcun disturbo particolare.
Le cause ostetriche più comuni di dolore pelvico durante l’inizio della gravidanza sono:
- dei normali cambiamenti dovuti all’evoluzione della gravidanza;
- un aborto spontaneo avvenuto o in corso (aborto spontaneo);
- un aborto spontaneo che può verificarsi (aborto minacciato).
La paziente può riferire dolore pelvico anche quando un’ovaia si attorciglia attorno ai legamenti e ai tessuti che la supportano, interrompendo l’afflusso di sangue all’ovaio. Questo disturbo, chiamato torsione annessiale, non è correlato direttamente alla gravidanza ma è più comune durante la stessa. Durante la gravidanza, le ovaie si allargano, rendendo più probabile la torsione dell’ovaio.
Segnali di avvertimento
Nelle donne in gravidanza con dolore pelvico bisogna prestare particolare attenzione ai seguenti sintomi:
- Svenimento, stordimento o battito cardiaco accelerato, sintomi che suggeriscono una pressione sanguigna molto bassa;
- Febbre e brividi, soprattutto se accompagnati da perdite vaginali contenenti pus
- Sanguinamento vaginale
- Dolore che è grave e peggiora con il movimento.
In caso di questi sintomi riferiti è importante consultare uno specialista competente.

Trattamento del dolore pelvico in gravidanza
L’educazione del paziente è una parte importante della gestione del dolore pelvico correlato alla gravidanza. Le informazioni sulla condizione di gravidanza, che ovviamente comportano delle differenze nello stile di vita della donna, non solo aiutano a ridurre la paura, ma incoraggiano anche i pazienti ad essere parte attiva nel trattamento e nella riabilitazione.
A questi pazienti dovrebbe essere fornito materiale su come gestire il dolore e sull’attività fisica da svolgere per contrastare il dolore stesso poiché sappiamo che l’esercizio fisico è un analgesico naturale e, in accordo con il ginecologo, è importante continuare a farlo.
I trattamenti non farmacologici che sono principalmente raccomandati per il trattamento del dolore pelvico in gravidanza includono il massaggio, la ginnastica in acqua, l’agopuntura, l’utilizzo di cinture pelviche di sostegno e l’esercizio fisico. Il massaggio può essere prezioso come parte di un trattamento multidisciplinare per il dolore pelvico in gravidanza ma non è raccomandato come trattamento individuale. L’acquaterapia è stata suggerita per mitigare il dolore. Per quanto riguarda l’agopuntura, gli studi suggeriscono che è vantaggiosa in quanto allevia il dolore pelvico senza gravi effetti avversi durante la gravidanza avanzata. Le cinture pelviche possono essere utilizzate, ma dovrebbero essere applicate solo per brevi periodi di tempo.
L’esercizio viene usato per ridurre il dolore pelvico durante la gravidanza. Uno studio ha scoperto che il rischio di sviluppare dolore pelvico correlato alla gravidanza era diminuito per le donne che si erano messe in forma aumentando l’attività fisica prima della gravidanza. Inoltre, le donne con dolore pelvico correlato alla gravidanza nel postpartum possono ricevere qualche beneficio attraverso esercizi di stabilizzazione.
Il dolore pelvico correlato alla gravidanza è generalmente descritto come una condizione autolimitante e i sintomi di solito si risolvono dopo il parto. Uno studio ha dimostrato che il dolore correlato alle articolazioni pelviche durante la gravidanza potrebbe continuare nell’8,5% delle donne per almeno due anni dopo il parto.
A chi rivolgersi in caso di dolore pelvico in gravidanza?
In caso di dolore pelvico in gravidanza è bene rivolgersi solo ed esclusivamente a professionisti qualificati e specializzati nella gestione di questi disturbi. Come detto nelle righe precedenti, questo insieme di sintomi è davvero complesso e richiede un’accurata valutazione del paziente da parte di un team interdisciplinare (coinvolgendo, quindi, diverse professionalità).
Il professionistia che responsabile del percorso di cura del paziente con dolore pelvico cronico è il Medico specialista in ginecologia e ostetricia che può essere coadiuvato, nel caso di bisogno da ulteriori figure come:
- Medico specialista in urologia;
- Medico specializzato in algologia o algologo per la terapia del dolore;
- Neurologo in caso di patologie di tipo neurologico;
- Fisioterapista specializzato nella valutazione e nella gestione delle problematiche o disfunzioni del pavimento pelvico o perineali;
- Fisioterapista specializzato nel trattamento del dolore a carico del distretto lombare, pelvico, dell’anca e degli arti inferiori;
- Gastroenterologo;
- Psicologo.