Cos’è il dolore pelvico e lombare?
Quando parliamo di pavimento pelvico e lombare ci si riferisce in linea generale alla regione anatomica del perineo, della zona laterale delle anche, dei glutei e della porzione più bassa della schiena.
Queste zone anatomiche sono frequentemente sede di disfunzioni o patologie a carico delle strutture del pavimento pelvico (o piano perineale) o della zona lombare che prendono intuitivamente e per questi motivi, il nome di dolore pelvico e lombare.
Purtroppo, però, dolore pelvico e dolore lombare non sono tra loro sinonimi. Le affezioni a carico del pavimento pelvico e quelle a carico della zona lombare sono molto diverse tra loro sia come sintomi sia come gestione e trattamento. Certamente vi sono pazienti che, indipendentemente da genere ed età, possono sviluppare entrambi i sintomi che, a loro volta, potrebbero contribuire al persistere dell’altro, ma le due zone anatomiche sono due “mondi” diversi e distanti tra loro.
Per fare un esempio, è piuttosto frequente che giovani pazienti con patologie a carico del pavimento pelvico, come ipertono o altri disturbi a carico dell’apparato uro-genitale conseguente a disfunzioni del piano perineale, abbiano sintomi anche nella zona più bassa della schiena o dei glutei (ecco il dolore pelvico e lombare). Tuttavia, sia come inquadramento sia come gestione della paziente, il pavimento pelvico e la zona lombare dovranno essere distinte.
Per approfondire al meglio quest’ultimo concetto è bene riprendere brevemente i sintomi principali sia del dolore pelvico sia del dolore lombare. Come vedremo, infatti, i sintomi sono ben diversi tra loro così come lo sarà anche la gestione riabilitativa e farmacologica – sia nella donna che nell’uomo.
Dolore pelvico: sintomo o patologia?
Il dolore pelvico è definito come il dolore percepito nell’area pelvica, ovvero quella che comprende l’area dell’anca, dell’inguine, del piano perineale e del basso ventre.
Il dolore pelvico è già “di per sé” un sintomo e sono numerose le patologie che possono generarlo.
Nel caso di una persistenza del dolore nel corso dei mesi, come approfondito nell’articolo completo dedicato all’argomento, si parlerà invece di dolore pelvico cronico.

Dolore lombare: cos’è e come si presenta?
Il dolore lombare (o lombalgia o, ancora, low back pain in inglese) è probabilmente il sintomo più comune al mondo in ambito muscoloscheletrico. Secondo le stime, sembrerebbe che almeno una persona su tre sperimenterà un episodio di mal di schiena nel corso della propria vita. Purtroppo, il dolore lombare, così come quello pelvico, è un dolore che ha un tasso di ricorrenza e cronicizzazione molto alto se gestito scorrettamente nelle prime fasi acute del disturbo.
Ad ogni modo, il dolore lombare si definisce come il dolore compreso tra l’arcata costale e le pieghe glutee inferiori e non coinvolge la zona anteriore dell’addome né tantomeno il piano perineale. Solitamente il dolore nella zona lombare è secondario a discopatie, ernie del disco, spondilosi o spondilodiscoartrosi, tensione muscolare a carico dei muscoli paravertebrali o di altri muscoli posteriori, sedentarietà, eccesso di attività lavorativa o fisica.
Come detto nelle righe precedenti, il dolore lombare può essere presente sia in pazienti con affezioni a carico del pavimento pelvico (uomini o donne) sia in pazienti senza tali disturbi.
Quale relazione quindi tra dolore lombare e pavimento pelvico?
Secondo gli studi più autorevoli, i disturbi a carico della zona lombare non comportano problematiche a carico del pavimento pelvico, così come le affezioni a carico del piano perineale non comportano solitamente dolore lombare.
Quando presenti insieme, è probabile che il paziente in questione abbia entrambe le problematiche: nel gergo scientifico è possibile parlare di associazione tra i due disturbi (a indicare come potrebbero essere presenti insieme) ma non di causalità (a indicare come non sia ancora a oggi dimostrata una tesi che sostenga che l’uno sia causa dell’altro).
Dolore pelvico e lombare: cause
Per concludere l’approfondimento inerente all’associazione tra dolore pelvico e lombare, è bene sottolineare nuovamente come tali sintomi possano essere presenti insieme ma che, in realtà, le cause scatenanti siano diverse. Nello specifico, ciò che determina l’instaurarsi di dolore lombare non determina disfunzioni del pavimento pelvico così come un’affezione del pavimento non causa in modo diretto problematiche lombari.
Esistono alcuni quadri specifici, come la sindrome della cauda equina o compromissioni delle radici nervose sacrali (radici che hanno la propria origine in zona sacrale), che potrebbero comportare anche disfunzioni uro-genitali e problematiche, quindi, a carico anche del pavimento pelvico.
Tuttavia, queste affezioni rientrano in un quadro di urgenza ed emergenza diverso e ben più serio rispetto ai due sintomi distinti trattati in questo articolo.
Per tutte le ragioni appena considerate, in caso di dolore pelvico e lombare la prima figura professionale con la quale i pazienti dovranno interfacciarsi è quella del medico che, attraverso la propria valutazione, escluderà i quadri più urgenti e severi e considererà, successivamente, il coinvolgimento degli altri professionisti come il fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico (per il dolore lombare) e in riabilitazione del pavimento pelvico (per il dolore pelvico).
Ernia lombare e dolore pelvico
L’ernia lombare, o ernia del disco lombare, è una patologia a carico del disco intervertebrale per la quale il liquido presente all’interno dell’anulus fibroso (porzione più esterna del disco intervertebrale) fuoriesce dalla propria sede prendendo talvolta contatto con una radice nervosa provocando sintomi come dolore, formicolio o bruciore a livello del gluteo, della coscia e, talvolta, anche della gamba e del piede. Altre volte, sorprendentemente, l’ernia del disco potrebbe essere presente e non manifestarsi con alcun sintomo riconducibile all’ernia stessa (dolore all’arto inferiore, formicolio, bruciore o altro) ma solo con dolore lombare o, in alcuni casi, senza alcun sintomo.
Ad ogni modo, quando si parla di ernia lombare e dolore pelvico è necessario fare alcune precisazioni. Il dolore pelvico è solitamente secondario ad affezioni a carico del sistema gastrointestinale, urogenitale, del piano perineale e dei muscoli del pavimento pelvico o di altre affezioni di natura viscerale. In secondo luogo, l’ernia lombare è molto raro causi dolore pelvico: piuttosto, il dolore è localizzato a livello della schiena, del gluteo ed eventualmente lungo l’arto inferiore. Nei casi in cui l’ernia lombare sia di dimensioni sufficientemente elevate per causare un coinvolgimento delle radici nervose, il quadro deve essere necessariamente valutato da un medico che escluda che le radici nervose stesse stiano soffrendo a tal punto da comprometterne la funzione (trasmissione degli impulsi nervosi anche a livello pelvico).
I casi nei quali l’ernia del disco potrebbe riferire dolore a livello pelvico, e in particolare a livello dell’inguine e dell’anca, sono quelli per cui il disturbo si trova essere localizzato a livello delle prime vertebre lombari (radici nervose L1 o L2). È molto raro che il coinvolgimento delle radici lombari inferiori generi dolore a livello pelvico e in particolare nell’area genitale o addominale. Le radici nervose sacrali (quelle immediatamente inferiori alle radici lombari), invece, innervando anche il piano perineale, potrebbero essere coinvolte in una patologia di tipo compressivo che però, come detto nelle righe precedenti, dovrà necessariamente passare al vaglio di un medico specialista.
A chi rivolgersi in caso di dolore pelvico e lombare?
Il primo professionista al quale rivolgersi è il medico.
Quest’ultimo, attraverso la valutazione, formulerà la diagnosi di patologia (alla base dei sintomi pelvici e lombari del paziente) e indirizzerà la persona verso il percorso riabilitativo più adeguato.
A supporto del percorso riabilitativo, come quello mediato dal fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico o in riabilitazione del pavimento pelvico, il medico di medicina generale e il medico specialista collaboreranno tra loro per l’eventuale sostegno farmacologico.
La diagnosi è indispensabile: i sintomi pelvici o lombari potrebbero essere generati da numerosi disturbi, ciascuno dei quali, certamente, ha una propria priorità e un proprio grado di severità che cambia a seconda del quadro clinico.
Per questa ragione, di nuovo, il primo step è quello della formulazione della diagnosi corretta attraverso una visita medica.