Dolore pelvico cronico: sintomi, diagnosi e rimedi

Dolore pelvico cronico

Il dolore pelvico cronico è una condizione di dolore persistente, cronico e disabilitante localizzato principalmente a livello delle strutture della pelvi.

Certamente più comune nella donna rispetto all’uomo, il dolore pelvico cronico si stima possa colpire fino a una 1 donna su 7 secondo alcuni studi o, addirittura, 1 donna su 5 – arrivando a dati paragonabili all’emicrania, al mal di schiena cronico o all’asma.

Negli uomini, invece, sembra che la prevalenza del dolore pelvico cronico si stimi essere compresa tra il 2% e il 16% nella popolazione generale con età inferiore a 50 anni.

dolore pelvico cronico
Dati sul dolore pelvico cronico

In linea generale, il dolore pelvico cronico deve essere inteso come un insieme di sintomi di dolori pelvici localizzati, appunto, nella zona pelvica (come dolore al basso ventre) che, però, possono irradiarsi in altre zone anatomiche: lombare (zona più bassa della schiena), vagina o pene e testicoli, zona pubica, sacro e agli arti inferiori – specialmente nella faccia anteriore della coscia nella porzione più alta.

Certamente, il dolore pelvico cronico nella donna, per essere così definito, deve essere presente da almeno 6 mesi e non deve correlarsi, come tempistiche o patogenesi, alla gravidanza.

Lo scopo di questo articolo è quello di approfondire i sintomi del dolore pelvico cronico, fornire una panoramica generale del dolore pelvico cronico maschile e del dolore pelvico cronico femminile e, infine, i rimedi più efficaci alla luce delle nuove ricerche scientifiche.

Dolore pelvico cronico sintomi

I sintomi del dolore pelvico cronico sono numerosi così come sono numerose le patologie ad esso correlato. Il dolore pelvico cronico non a caso viene definito da alcuni autori “sindrome da dolore pelvico cronico” o (sindrome dolorosa pelvica o sindrome del dolore pelvico): sono molteplici, infatti, le tipologie di sintomi con le quali può manifestarsi spaziando da quelli viscerali, neurologici, muscoloscheletrici e psicologici.

Tra i più comuni ricordiamo:

  • Dolore pelvico o dolore vulvo-genitale;
  • Dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali);
  • Dolore pelvico o addominale e gonfiore, nausea, costipazione, diarrea;
  • Dolore associato ad altre alterazioni della funzionalità intestinale;
  • Dolore pelvico o vaginale descritto come profondo o tagliente, intenso e pressorio che può, a sua volta, 1) essere intermittente e peggiorare con l’attività, 2) essere associato a dispareunia o urgenza e ritenzione e 3) essere correlato alla presenza di trigger points muscolari;
  • Dolore pelvico descritto come fitte, crampi – di tipo ciclico e altalenante o continuo;
  • Sanguinamento mestruale abbondante o con irregolarità;
  • Dischezia;
  • Dolore urente o “bruciante” con irradiazioni;
  • Dolore a livello del pene o dei testicoli;
  • Dolore al pavimento pelvico o stato di continua o ciclica tensione muscolare dei muscoli del pavimento pelvico (o perineo) – ovvero l’insieme di strati muscolari che hanno la funzione di 1) garantire il sostegno dei visceri addominali e 2) consentire la corretta funzionalità uro-genitale (come il garantire la continenza durante lo sforzo);
  • Sintomi correlati alla presenza di sensibilizzazione centrale – il fenomeno per il quale il sistema nervoso abbassa la propria soglia al dolore e diviene quindi più “sensibile” a stimoli innocui o di intensità inferiore “al solito”. Tra i sintomi più frequenti di sensibilizzazione centrale rientrano disturbi del sonno, depressione, ansia, ruminazione, catastrofismo, allodinia, scarsa risposta al trattamento farmacologico o riabilitativo e iperalgesia.

Ad ogni modo, oltre ai sintomi appena elencati, è bene che i pazienti sappiano che oggi la ricerca sembra essere concorde nel sostenere che i casi nei quali diverse sindromi dolorose o disfunzioni pelviche coesistano nel medesimo paziente sono numerosi – a supporto della tesi per cui è davvero molto complesso gestire tali presentazioni cliniche.

Ad esempio, sembra che circa il 38% delle donne con dolore pelvico cronico abbiano la sindrome dell’intestino irritabile e che il 24% abbia anche sintomi urinari. Non solo, sembra che, nel 48% dei casi, le donne con cistite interstiziale abbiano endometriosi e, dati alla mano, sindrome dell’intestino irritabile nel 75% dei casi.

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Dolore pelvico cronico: sintomi cause rimedi

Dolore pelvico cronico maschile

Il dolore pelvico cronico maschile è considerato come una costellazione di segni e sintomi di natura urinaria, intestinale e sessuale. 

È certamente vero che dolore localizzato nella regione pelvica nell’uomo, così come gli altri sintomi, varia a seconda della causa scatenante (come la stitichezza, l’appendicite, l’emorroidi, le infezioni urinarie o altre patologie a carico dell’apparato urinario, intestinale o riproduttivo). 

Purtroppo, però, il dolore pelvico cronico maschile (o sindrome dolorosa pelvica cronica o prostatite cronica abatterica e non infiammatoria) deve essere inteso come un vero e proprio disturbo “a sé stante” nel quale, nella maggior parte dei casi, la causa scatenante non è identificabile. In altre parole, è possibile che il dolore pelvico cronico nell’uomo possa essere generato, inizialmente, da patologie a carico dell’apparato uro-genitale, intestinale o muscoloscheletrico ma che, nel corso del tempo, si sia cronicizzato e che la causa non sia più identificabile – seppur siano presenti disfunzioni urinarie, del pavimento pelvico o dolorose.

Non a caso, infatti, gli studi scientifici si riferiscano alla sindrome dolorosa pelvica cronica nell’uomo come a quella sindrome per la quale vi è l’assenza di infezioni batteriche identificabili o patologie in atto a carico, ad esempio, della prostata (seppur, come detto, possano esserci disfunzioni urinarie o dolore persistente).

Seppur si conoscano a livello scientifico queste potenziali cause di dolore pelvico nell’uomo (genito-urinarie come l’uretrite o la prostatite; muscoloscheletriche; neurologiche; o gastrointestinali), a oggi non è possibile identificare una causa definitiva di questa sindrome dolorosa persistente.

Ciò che è comune in questi pazienti è l’ipertono dei muscoli del perineo (o pavimento pelvico), ovvero una condizione nella quale i muscoli del piano perineale inferiore vanno incontro a uno stato di continua e forte tensione muscolare che, a sua volta, può indurre alterazioni della funzionalità intestinale, urinaria e sessuale.

Dolore pelvico cronico rimedi

Come curare il dolore pelvico cronico?

Prima di entrare nel merito della complessa gestione del dolore pelvico cronico, è bene che i pazienti sappiano quali sono le raccomandazioni scientifiche che i clinici solitamente seguono per l’inquadramento del paziente.

In linea generale, le linee guida possono essere riassunte nei seguenti step:

  1. Identificazione dei segni e sintomi della sensibilizzazione centrale (ipersensibilità, disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, dolore generalizzato, sindromi dolorose multiple) ed elementi stressogeni ambientali o sociali;
  2. Identificazione di neuralgie (dolori causati da disturbi a carico dei nervi), mialgie (dolori muscolari), dolore lombare persistente o fibromialgia (link interno all’articolo fibromialgia);
  3. Identificazione di cause ginecologiche (dismenorrea (link interno a “dolore pelvico prima del parto”), endometriosi, vulvodinia, masse pelviche, infezioni croniche) e non ginecologiche (sindrome dell’intestino irritabile, cistite interstiziale).

I rimedi e le cure per il dolore pelvico cronico, come detto, prevedono sia trattamenti farmacologici che non farmacologici e, in linea generale, trattamenti che “spaziano” le diverse specialità sanitarie a seconda delle disfunzioni presenti dall’assunzione di farmaci alla fisioterapia, alla psicoterapia e, infine, alla terapia più interventistica mediata dall’approccio chirurgico.

Ciascuna condizione clinica necessiterà di un’accurata valutazione specialistica che consentirà di stilare il corretto percorso di cure. Ogni paziente, pertanto, riceverà in misura diversa il trattamento di una specialità medico-sanitaria a seconda della condizione clinica preponderante sottostante o delle disfunzioni presenti.

A chi rivolgersi in caso di dolore pelvico cronico

In caso di sintomi riconducibili a dolore pelvico cronico, è bene rivolgersi solo ed esclusivamente a professionisti qualificati e specializzati nella gestione di questi disturbi. Come detto nelle righe precedenti, questo insieme di sintomi è davvero complesso e richiede un’accurata valutazione del paziente da parte di un team multidisciplinare (coinvolgendo, quindi, diverse professionalità).

I professionisti che prendono attivamente parte al percorso di cura del paziente con dolore pelvico cronico sono:

  • Medico specialista in ginecologia e ostetricia;
  • Medico specialista in urologia;
  • Medico specializzato in algologia o algologo per la terapia del dolore;
  • Neurologo in caso di patologie di tipo neurologico;
  • Fisioterapista specializzato nella valutazione e nella gestione delle problematiche o disfunzioni del pavimento pelvico o perineali;
  • Fisioterapista specializzato nel trattamento del dolore a carico del distretto lombare, pelvico, dell’anca e degli arti inferiori;
  • Gastroenterologo;
  • Psicologo.

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