Il dolore al coccige, noto più comunemente come coccigodinia o coccige infiammato, è una condizione clinica piuttosto frequente secondaria a disturbi che possono rientrare nell’ambito muscoloscheletrico (osso, tendini, legamenti, muscoli, fasce o altro), infettivo o maligno.
Il termine coccigodinia sembra risalire al lontano 1859 quando alcuni studiosi del settore hanno addirittura definito questo disturbo come il “più basso” punto del dolore lombare.
Sebbene in numerosi casi la coccigodinia si risolva spontaneamente, vi sono casi specifici nei quali il dolore potrebbe persistere e diventare cronico (un altro sinonimo del termine persistente) e costituire una vera e propria sfida per i pazienti e per i clinici.
Lo scopo di questo articolo è quello di approfondire le cause, i sintomi e i rimedi più efficaci per il dolore al coccige e fornire delle raccomandazioni ai pazienti rispetto ai professionisti sanitari e agli specialisti a cui rivolgersi in caso di questo disturbo.
Coccigodinia sintomi
I sintomi di coccigodinia sono molto caratteristici e possono essere riassunti in:
- Dolore localizzato al coccige – sintomo più comune e caratteristico della coccigodinia;
- Dolore alla palpazione del coccige;
- Difficoltà nel mantenimento della posizione seduta – specialmente con il corpo leggermente inclinato indietro e adeso allo schienale;
- Difficoltà nel movimento di “alzata” a partenza dalla posizione seduta – momento nel quale il paziente potrebbe riferire di avere temporaneamente dolore coccigeo intenso o una esacerbazione (aumento) del sintomo già presente;
- Difficoltà nel mantenimento della posizione eretta prolungata;
- Problematiche legate al momento della defecazione;
- Difficoltà durante i rapporti sessuali.

Oltre ai sintomi, durante la visita, il paziente con coccigodinia potrebbe indicare il proprio sito di dolore in una regione molto più inferiore rispetto a quella della lombalgia (solitamente indicata dal paziente più “in alto” a livello della schiena rispetto al sacro): questo segno clinico viene definito Foye’s Finger.
In altre parole, il clinico che visiterà il paziente chiederà alla persona di indicare il proprio dolore e, a seconda della localizzazione, avrà una idea preliminare della problematica.
Il dolore nella zona del coccige, infatti, deve essere ben differenziato da altre problematiche a carico della colonna vertebrale (come discopatie, sacro-ileite, sindrome del piriforme e altre ancora).
Coccigodinia cause
Le cause di dolore al coccige sono numerose e possono essere riassunte in:
- Traumatiche – come la caduta da una “certa” altezza con impatto sul coccige e insorgenza improvvisa e acuta di dolore – ricordando che le cadute con impatti verticali potrebbero causare eventi che spaziano dalle “semplici” contusioni fino a vere e proprie fratture dislocazioni, lussazioni, sublussazioni del coccige;
- Idiopatiche (non conosciute) – caratterizzate da un’insorgenza progressiva e insidiosa dei sintomi senza cause apparenti;
- Infettive (come l’ascesso dei tessuti molli o l’osteomielite);
- Maligne (come il cordoma);
- Gastrointestinali o urogenitali;
- Neurologiche – come un dolore radicolare o una radicolopatia lombare conseguenti a una irritazione della radice nervosa;
- Altre cause di natura multifattoriale (secondarie a numerosi aspetti della vita e dello stato di salute del paziente) – da indagare, preferibilmente, con il proprio medico curante o con lo specialista.
Coccigodinia: rimedi, terapia, cura, trattamento
Le cure, i rimedi e il trattamento della coccigodinia sono numerosi, dipendono dalle cause che hanno scatenato il sintomo e possono essere riassunti suddividendoli per tipologia di dolore al coccige: acuto o persistente.
Coccigodinia acuta
I trattamenti per coccigodinia acuta sono solitamente di tipo conservativo: riabilitativo e farmacologico (sia per via orale che infiltrativi).
Nello specifico, è possibile che il medico di medicina generale o gli specialisti prescrivano farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e l’infiammazione.
In associazione a questa prima linea di trattamento, l’adozione di un cuscino per coccigodinia potrebbe essere una delle più frequenti e semplici raccomandazioni o consigli pratici per ridurre l’impatto del peso che grava sul sito doloroso con lo scopo di ridurre ulteriormente il dolore (specialmente in posizione seduta) e prevenire una ricaduta una volta svanito l’effetto analgesico dei farmaci.
Dal punto di vista riabilitativo, la riabilitazione del pavimento pelvico risulta essere particolarmente utile a tutti quei pazienti che hanno dolore muscolare o altri sintomi riconducibili a problematiche del pavimento pelvico stesso: dolore al basso ventre, dolore perineale o in zona genitale, ipertono dei muscoli del perineo in conseguenza al dolore al coccige.
In associazione alla rieducazione del pavimento pelvico, il paziente potrebbe sottoporsi a trattamenti manuali (terapia manuale) ed esercizi riabilitativi specifici grazie all’aiuto del fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico.
In ultimo, i medici specialisti potrebbero prescrivere e utilizzare a scopo terapeutico alcune infiltrazioni di corticosteroidi sotto guida fluoroscopica – specialmente utili nei pazienti con dolore acuto e presente da meno di circa 5-6 mesi.
Coccigodinia cronica, persistente o refrattaria (resistente) alle precedenti terapie
Tra i trattamenti più noti e proposti in caso di coccigodinia persistente vi sono:
- Manipolazione sotto anestesia con o senza iniezione locale di anestetici o corticosteroidi;
- Blocchi nervosi a livello dei gangli nervosi con anestetici locali (anche senza corticosteroidi);
- Riabilitazione del pavimento pelvico;
- Riabilitazione muscoloscheletrica con il fisioterapista specializzato;
- Stimolazione elettrica nervosa transcutanea;
- Stimolazione del midollo spinale;
- Intervento chirurgico – come la coccigectomia (parziale o totale);
- Psicoterapia – per tutti quei pazienti selezionati che potrebbero avere anche problematiche legate alla sfera psicologica.
Coccigodinia esercizi
Gli esercizi per la coccigodinia hanno lo scopo di ripristinare la corretta funzionalità della schiena, dell’articolazione sacro-iliaca e dell’anca e di ridurre il dolore al sacro, al coccige e, eventualmente, al gluteo e alla schiena.
Lo scopo degli esercizi è quello di migliorare la capacità del distretto doloroso di tollerare gli stimoli esterni (come la posizione seduta in caso di coccigodinia o, ancora, la posizione eretta prolungata), di ridurre la rigidità percepita e di ridurre la reazione di difesa muscolare (tensione muscolare) che si crea fisiologicamente e normalmente in risposta al dolore.
Ciascun esercizio dovrà, però, essere prescritto e inizialmente supervisionato da un fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico che dopo un’accurata valutazione del paziente prescriverà il piano di esercizi per coccigodinia più efficace per impostare un adeguato recupero.
A chi rivolgersi in caso di coccigodinia?
I professionisti della salute coinvolti nel percorso di cura di un paziente con dolore al coccige sono:
- Medico di medicina generale;
- Medico antalgologo (specialista nella terapia del dolore);
- Psicologo;
- Fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico;
- Fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico;
- Eventualmente, sulla base delle patologie specifiche, neurologo, gastroenterologo e oncologo.