PATOLOGIE

Artrite reumatoide

Cos’è l’artrite reumatoide?

L’Artrite Reumatoide è una malattia a decorso cronico, caratterizzata da un’infiammazione non specifica e generalmente simmetrica (a destra e a sinistra) che interessa la membrana sinoviale delle articolazioni periferiche.
Col tempo possono essere interessati dal processo infiammatorio anche tutti quei tessuti che si trovano in prossimità dell’articolazione, con conseguente distruzione progressiva delle strutture articolari e periarticolari, dolore e relativa invalidità del paziente che ne è affetto.

Cause

Le cause ad oggi sono ancora dibattute: alcuni studi sembrano concludere che la causa sia una predisposizione genetica associata però ad un fattore scatenante di tipo esterno (batterio o virus), altre ricerche affermano invece che le cause scatenanti siano di tipo multifattoriale.

Sembra comunque assodato che l’infiammazione dei tessuti articolari che si riscontra nell’artrite reumatoide sia dovuta ad una reazione auto-immune a livello del tessuto connettivo.

Il tessuto connettivo, componente fondamentale della membrana sinoviale, si infiamma, provocando un ispessimento della membrana e un aumento del liquido sinoviale, mentre sulla cartilagine che ricopre le articolazioni prolifera uno strato di cellule, definito col termine di panno sinoviale.

Di conseguenza compaiono rigidità articolare (in casi estremi si può giungere alla scomparsa totale dell’articolazione), tumefazione (gonfiore), con grande limitazione dei movimenti e dolore.

Quali sono i Sintomi?

L’esordio della malattia é in genere insidioso, con la comparsa di sintomi come inappetenza, stanchezza, dimagrimento e una sensazione generale di malessere, ma può anche essere acuto, con simultanea infiammazione di più articolazioni (interessate sempre in modo bilaterale simmetrico; per es. i due polsi, le due ginocchia, etc), che diventano doloranti.

Inizialmente si tratta per lo più di piccole articolazioni delle dita delle mani e dei piedi, mentre i polsi, i gomiti, le caviglie e la colonna vertebrale (porzione cervicale) vengono normalmente interessati in un secondo momento.

L’insorgere della malattia è spesso annunciato da dolori generali diffusi, febbre e una vaga rigidità ed impaccio nei movimenti al mattino.

La malattia ha un decorso ciclico, con fasi di attacchi acuti alternati a periodi di remissione.

Durante i periodi di riacutizzazione, le articolazioni si presentano gonfie e molto dolenti al tatto e in seguito al movimento, che risulta comunque molto limitato (sia a causa del dolore, sia a causa del malfunzionamento dell’articolazione); in particolare si riscontra una evidente rigidità al mattino o dopo un periodo di inattività maggiore di 30 minuti.
Nel 30% dei pazienti si sviluppano dei noduli reumatoidi sottocutanei (o cisti sinoviali) nei punti sottoposti ad irritazione cronica (per esempio superfici di appoggio degli avambracci).

Dopo alcuni anni le fasi acute della malattia terminano ed il paziente si ritrova a convivere con gravi deformazioni articolari, in particolare a carico delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi (in fase avanzata compare la tipica deviazione laterale delle dita), che spesso sono tali da creare uno stato di invalidità totale.

artrite reumatoide

3 Terapie

L’approccio terapeutico all’artrite reumatoide in fase evolutiva si basa su tre strategie, da utilizzare in modo coordinato:

a) osservazione di regole dietetiche e comportamentali: numero di ore di sonno abbondanti e riposo durante gli attacchi acuti, regime alimentare ricco in proteine e vitamine e, se possibile, permanenza in climi caldi e asciutti.

b) uso di farmaci (per combattere l’infiammazione e diminuire il dolore): medicinali ad azione antalgica e antinfiammatoria, selezionati dal medico in base alle caratteristiche del paziente e all’evoluzione della malattia.

c) terapia fisica (atta a preservare le funzioni articolari): importante per mantenere la mobilità e la funzione delle articolazioni infiammate.

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